(fonte: Alice Valeria Oliveri, Rivista Studio) Il successo che riscuote è innegabile, tra tv, teatri e giornali. Ma è innegabile anche che la sua sia una performance, come per ogni personaggio che viene dai social. Io non ho niente contro
(fonte: Michele Caccamo HuffPost) In lui l’infinito non è un luogo ma un atto del pensiero, perché è nel desiderare ciò che appare irraggiungibile che l’essere umano si innalza. Il limite smette così di essere ostacolo, il vuoto che minaccia,
(fonte: OPEN) Secondo lo scienziato Giorgio Parisi l’assassinio di Ipazia «è l’esempio di una mentalità patriarcale che sopravvive ancora oggi». E la prova si trova «nei tanti femminicidi». Il premio Nobel per la fisica parla del convegno dell’Accademia dei Lincei dedicato alla
(fonte: Aldo Cazzullo, Corriere) Michela Murgia: «Ho un tumore al quarto stadio, spero di morire quando Meloni non sarà più premier»Michela Murgia, il suo nuovo, splendido libro, «Tre ciotole», si apre con la diagnosi di un male incurabile. C’è qualcosa
( fonte: Luca Martinelli, Essenziale) Reggio Emilia è una città a misura di bambino. Un concetto che può essere riassunto così: i bambini che crescono qui sono trattati come cittadini del presente e non solo del futuro, secondo l’approccio educativo
(fonte: Il Post e Il Sole24ore) Vi proponiamo questo articolo, perché al di là della classificazione delle città italiane sulla base della qualità della vita, ci sembra che offra ai nostri lettori lontani, come pure a noi redattrici, una panoramica
(fonte: Corriere) Ricordiamo Umberto Eco, mancato ieri all’età di 84 anni, con una delle sue frasi celebri. Chi non legge a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise
(fonte: La Stampa) L’uomo è animale normativo. Questo vuol dire che mentre gli altri primati vivono in base agli istinti, tutta la nostra vita è invece soggetta a norme.Di questo tema parlerà la filosofa Roberta de Monticelli il 30 settembre
(fonte: Roberto Esposito, Repubblica) Può apparire paradossale che mentre i filosofi italiani vengono invitati a scrivere in inglese dagli organi di valutazione accademica, la più aggiornata cultura filosofica americana da qualche anno parla italiano. Il fenomeno è sotto gli occhi
