(fonte: La Stampa)

L’uomo è animale normativo. Questo vuol dire che mentre gli altri primati vivono in base agli istinti, tutta la nostra vita è invece soggetta a norme.Di questo tema parlerà la filosofa Roberta de Monticelli il 30 settembre a Torino, nel corso del convegno “Torino Spiritualità”, cinque giorni di incontri dialoghi, lezioni e letture per riflettere su la Sapienza del Sorriso.Nell’infanzia abbiamo la capacità di imparare le “regole”. Nel gioco dei bambini, anche dei piu’ piccoli appare evidente la capacità naturale in cui questa attitudine cooperativa si fonda. Noi sappiamo veramente imitare, cioè non semplicemente copiare le azioni, ma capire le loro intenzioni e riprodurle: direi, afferrare la regola che anima un gesto. Mentre le scimmie, quand’anche scimmiottino, sanno solo «emulare»: cioè imitare l’uso di un mezzo per scopi che già hanno indipendentemente. Non apprendono per imitazione fini e intenzioni nuove. Non imparano le regole di giochi per loro nuovi, come i bambini anche piccolissimi. Non imparano a scambiarsi il ruolo nei giochi, quindi a relativizzare il proprio punto di vista sulla realtà, capire ce ne sono anche altri. Non sanno condividere l’attenzione, e quindi il riferimento a un comune contesto. Non sono fatti per condividere un linguaggio, e neppure una cultura materiale. Non c’è propriamente crescita tramite accumulo e innovazione nel mondo animale. Il link non è più attivo, LaStampa

Uso della lingua

animale normativo: l’articolo “UN” non  si usa in questo caso perche’ si tratta di un “concetto generale”. E’ uno stile tipico del linguaggio filosofico.
scimmiottare: copiare, imitare, come fanno le scimmie.

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