Disegno di un pulcino nero con un guscio d'uovo in testa(fonte: Pasquale Elia, Corriere)
A cinquant’anni di distanza Raidue è pronta ad accogliere nuovamente uno dei personaggi che hanno fatto la storia della tv italiana, il pulcino Calimero, l’eroe di tutti i bambini degli anni 50 e 60. Calimero è entrato per la prima volta nelle case nel 1963, con il Carosello, una quindicina di minuti di spot pubblicitari (gli unici ammessi in quell’epoca in televisione) piuttosto raffinati e divertenti che segnavano la fine dei programmi pomeridiani e l’inizio di quelli serali. Dopo il Carosello, infatti, i bambini andavano a letto. Il Carosello pero’ lo guardavano tutti, adulti e bambini insieme, tanto che ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva. Calimero era tanto celebre che nel tempo è diventato un neologismo studiato persino da Umberto Eco: «Quando un personaggio genera un nome comune ha infranto la barriera dell’immortalità ed è entrato nel mito: si è un calimero come si è un dongiovanni, un casanova, un donchisciotte, una cenerentola, un giuda». Il ritornello che Calimero ripeteva era «Eh, che maniere… Qui fanno sempre così perché loro sono grandi e io sono piccolo e nero. Ma è un’ingiustizia, però… »), ma in realta Calimero non era nero ma solo sporco e quando infatti veniva lavato con il detersivo che doveva pubblicizzare gridava felice “Ava, come lava!”. Ora quel buffo pennuto non tentera’ piu’ di convincere le casalinghe della forza sbiancante di un detersivo, ma sara’ l’eroe di una serie di cartoni e la sua celebre frase “ma e’ un’ingiustizia pero'” non sara’ alla fine della storia per non comunicare un senso di sconfitta, ma all’inizio, così da far diventare il pulcino una sorta di eroe che risolve dei piccoli casi di ingiustizia.

Per leggere l’articolo di Pasquale Elia, clicca su Corriere

Note culturali

Carosello: è stata una trasmissione della televisione italiana, in onda sul Programma Nazionale della RAI dal 3 febbraio 1957 al 1º gennaio 1977.Alla realizzazione di Carosello parteciparono in veste di registi nomi illustri come Luciano Emmer (che ne è considerato l’inventore), Age e Scarpelli, Luigi Magni, Gillo Pontecorvo, Ermanno Olmi, Sergio Leone, Ugo Gregoretti, Pupi Avati, Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini e l’americano Richard Lester. In qualità di attori Totò, Erminio Macario, Gilberto Govi, Vittorio Gassman, Dario Fo, Mina, Ernesto Calindri, Nino Manfredi, Virna Lisi, Gino Bramieri, Raimondo Vianello, Gino Cervi e persino Fernandel, Eduardo De Filippo e Jerry Lewis.
Neologismo: una parola nuova che entra a far parte del vocabolario con un significato preesistente. Nel caso di Calimero ci si vuole riferire a qualcuno costantemente vittima di sopprusi.
pennuto: uccello, animale con le penne.

 

 

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