(fonte: Ilaria Chiavacci, Io Donna)
Strappare lungo i bordi, la serie Netflix firmata da Michele Rech, ovvero Zerocalcare, ovvero l’ultimo intellettuale italiano (come lo ha definito l’Espresso), è un manifesto cinico e a suo modo romantico di una generazione. I temi ci sono tutti: dal lavoro al gender debate fino alle immancabili relazioni.
Chi è familiare con la produzione di Zerocalcare, dai fumetti alla trasposizione filmica de La profezia dell’Armadillo del 2018, ritroverà i temi cari a Rech. C’è la difficoltà di costruirsi un futuro, la morte dell’amica di sempre alla quale non è mai stato in grado di dichiararsi e la sempre presente goffaggine dell’autore nel gestire le relazioni. Immancabili nel cast l’Armadillo, che con la voce di Valerio Mastrandrea impersona la coscienza di Zero, Sarah, Secco e, appunto, Alice.
I sei episodi che compongono la serie, tutti brevissimi, ripercorrono, farciti da flashback, il viaggio di Zero, Sarah e Secco verso il funerale di Alice.
Per leggere tutto l’articolo di Ilaria Chiavacci clicca qui: Io Donna.
Per leggere altri articoli che parlano della serie clicca qui: Zerocalcare racconta un mondo che non capite (e il romanesco non c’entra)
e anche: La serie di Zerocalcare è “La Ginestra” dei millennials
Infine:“La polemica sul romanesco ridicola…”
Spunti per la discussione
- Nell’articolo si dice che Zerocalcare rappresenta la coscienza di una generazione. Di che generazione si sta parlando? In che anni si è formato Michele Rech? Cosa sapete di lui e di come si è formata la sua coscienza politica e culturale?
- Uno degli eventi della sua generazione è il G8 di Genova. Sapete di che evento si tratta? Se non lo sapete fate una piccola ricerca online. A che milieu intellettuale, culturale e politico secondo voi appartenevano i giovani che parteciparono a quell’evento?
- La giornalista si domanda come il pubblico mainstream di Netflix risponderà a questa netta dichiarazione di appartenenza politica? Saprà cogliere il talento di Zerocalcare e la sua intelligente e acuta ironia? Potrà un artista così profondamente radicato nella cultura, nel linguaggio e nella storia di una generazione di italiani, parlare ad un pubblico internazionale?
- Con quali difficoltà si scontrano i quattro protagonisti e perché vedono sgretolarsi i loro sogni? La loro esperienza è comune anche ai giovani nel vostro paese e della vostra generazione?
- “L’abilità di Zero nel costruire metafore ciniche, taglienti e perfettamente calzanti restituisce un disegno, è proprio il caso di dirlo, fedele a quella che è, o è stata, una realtà per molti trenta-quarantenni.” Se avrete occasione di vedere questa serie potrete dire se siete d’accordo con questa constatazione della giornalista. E se, pur non appartenendo a quella generazione, Zerocalcare è capace di parlare anche di voi?
- La giornalista nomina due importanti cantanti presenti nella colonna sonora, Manu Chao e Tiziano Ferro, che “tratteggia un amarcord di tutto rispetto”. Conoscete questi cantanti?
- Amarcord. È uno dei film più noti di Federico Fellini, al punto che lo stesso titolo Amarcord, che proviene dalla frase romagnola “a m’arcord” (“io mi ricordo”) è diventato un neologismo della lingua italiana, con il significato di rievocazione in chiave nostalgica.