foto del volto di Susanna Tamaro(fonte: Giulia Ziino, Corriere)

Invisibile meraviglia, […] è un invito ad aprire gli occhi e guardare, studiare, apprezzare quello che abbiamo intorno, e non vediamo. Dentro, ci sono loro: fiori, uccelli, api, grilli, girini, pipistrelli. Piccoli abitanti di un mondo che abbiamo smesso di guardare e con cui non sappiamo più convivere. Peggio, un mondo che stiamo condannando a morte sottraendogli spazi e risorse e rompendo equilibri antichi e oliati: rospi che faticano a trovare cibo in stagni sempre più asciutti, rondini senza casa a cui fare ritorno, fiori senza più terra a cui ancorarsi. Un legame spezzato che ci rende più poveri e che Tamaro ci spinge a riannodare. Anche solo allargando lo sguardo. Suo desiderio, scrive, è dare vita a «un piccolo manuale che ci permetta di conoscere il mondo naturale che ci circonda quando scendiamo a fare due passi sotto casa. E vedrete, se ci riuscirò, che camminare riconoscendo le forme viventi e dando loro un nome, come se fossero vecchi amici, sarà molto diverso che passeggiare in mezzo a una generica “natura”».

Per leggere tutto l’articolo di Giulia Ziino, clicca qui: Corriere

Note culturali

Susanna Tamaro: è l’autrice del libro di cui si parla, Invisibile meraviglia, in uscita per Solferino. E’ una scrittrice molto nota in Italia, è di origini triestine, ha vissuto a lungo a Roma e ora risiede a Porano, in Umbria, in una casa immersa tra i boschi.

Stefano Mancuso: è uno scienziato italiano  che ha recentemente scritto un magnifico libro intitolato La Nazione delle Piante (Laterza, 2019). In un’intervista a Mancuso pubblicata dal Manifesto leggiamo questo pensiero che ci sembra in sintonia con il libro di Susanna Tamaro: “In una vecchia cartolina pedagogica, la bambina dice al grande albero in una giornata d’autunno: «Ci regali già frutti, ombra, ossigeno, umidità del suolo…ora anche le tue foglie!» 

Per leggere l’intervista di Marinella Correggia, clicca qui: Il Manifesto

 

Proposte didattiche

L’articolo contiene molti nomi di fiori, alberi e animali. L’autrice stessa ci invita – biblicamente – a dar loro un nome per poterli conoscere e riconoscere meglio. Vi invitiamo a fare una passeggiata intorno a casa vostra, osservando e annotando il nome delle creature del mondo naturale che incontrate e poi a tessere delle storie che colleghino voi e loro.

Ho guardato una coccinella

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