una fila di animali selvatici delle Ande

(fonte: IlPost)

Secondo un’inchiesta del magazine Bloomberg Businessweek l’azienda italiana di abbigliamento di lusso Loro Piana, specializzata in capi di filati estremamente pregiati, reperirebbe la sua lana più costosa attraverso pratiche poco etiche, che prevedono lo sfruttamento di lavoratori peruviani e la cattività della vigogna delle Ande, un animale selvatico simile all’alpaca ma con un mantello più morbido e pregiato. L’inchiesta sostiene che per realizzare uno dei suoi capi in lana di vigogna, un maglione venduto al prezzo di 9.050 dollari, paga la materia prima necessaria circa 280 dollari: è il 3 per cento del prezzo di vendita, che serve a compensare la piccola comunità indigena di Lucanas, un paese montano di circa 3mila abitanti nel sud del Perù che si sostiene principalmente grazie alla vendita all’azienda delle fibre di vigogna. Questa retribuzione però talvolta non consente neanche di pagare tutti i lavoratori coinvolti nel processo di tosatura, dice Bloomberg, col risultato che la comunità locale è rimasta estremamente povera.

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Svariate testate hanno coperto questo inchiesta. Oltre a quelle menzionate nell’articolo: Fashionista, Business of Fashion, IlSole24Ore e Il Foglio.

Spunti per la discussione

“per realizzare uno dei suoi capi in lana di vigogna, un maglione venduto al prezzo di 9.050 dollari, paga la materia prima necessaria circa 280 dollari: è il 3 per cento del prezzo di vendita”
Se chi compra un capo di questo genere sapesse da dove proviene, e che cosa significa produrlo, secondo voi lo comprerebbe lo stesso? Cosa pensate dei dati di questa inchiesta?

Informazioni utili

Loro Piana viene creata nel 1924 dall’ingegner Pietro Loro Piana. Nel periodo immediatamente dopo la seconda guerra mondiale. Gli stabilimenti sono situati in Italia, in particolare in Valsesia, in provincia di Vercelli. Loro Piana vende abbigliamento, borse e scarpe.
Loro Piana nel 2022 ha inaugurato una fabbrica nelle Marche, a Porto San Giorgio, dedicata esclusivamente alle scarpe.

Riflessioni sulla lingua

Capo-i: specializzata in capi di filati creazione di capi dai tessuti pregiati.
Il termine ‘capo’ deriva dal latino ‘caput’, che significa ‘testa’, e viene utilizzato per indicare la parte di qualcosa, come ad esempio la parte del corpo, la parte di una serie di cose o la parte di un discorso. ‘Capo di abbigliamento’ indica quindi una parte dell’abbigliamento.

Abito e vestito. Che differenza c’è? Spesso si dice che abito sia maschile e vestito sia femminile. Tuttavia anche abito è usato per un taglio femminile, specialmente quando vi è una certa formalità, basti pensare all’abito da sposa

uno stile molto di tendenza : fare tendenza significa proporre un modello di stile o di comportamento, indirizzando in tale direzione le scelte di chi è particolarmente attento alle mode

L’inchiesta su come Loro Piana si rifornisce della sua lana più pregiata

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