copertina del libro di Poggio e Magrini.

(fonte: Franco Manzitti, PrimoCanale.it)

Un titolo che la dice lunga “Cervelli, Menti, Algoritmi”, Sperling & Kupfer e un sottotitolo intrigante: “Il mistero dell’intelligenza naturale, gli enigmi di quella artificiale”.
[…] l’autore principale di quel libro, Tommaso Poggio, nel mondo scientifico conosciuto come Tommy, un personaggio tanto riservato quanto importante non solo nel suo prestigioso settore di competenza.
Insieme a Marvin Minsky e a Jhon Mac Carty [sic, ndr*] è l’inventore dell’intelligenza artificiale, cioè di quella conquista, che sta per cambiare, e già sta cambiando, la Storia.
[…] Il libro, che ha scritto insieme a Marco Magrini, un fior di giornalista, nato a Firenze e diventato un esperto nella comunicazione scientifica, spiega anche il “passaggio” dall’intelligenza naturale a quella artificiale, che sconvolgerà le nostre vite e quella dell’umanità, come sta succedendo così precipitosamente.
E’ un racconto affascinante e fantastico nel quale ci sono anche le sequenze della sua vita: da giovane studente genovese a scienziato così impegnato nelle scommesse più alte della ricerca scientifica.
[…] Tommaso Poggio racconta come pochi altri gli albori della nuova tecnologia, che come centocinquanta anni fa l’elettricità e qualche decina di anni fa il computer, può trasformare la società, l’economia e la vita quotidiana.

*John McCarthy

Per leggere tutto l’articolo di Franco Manzitti clicca qui: PrimoCanale.it

Il prof Poggio seduto sulla scrivania davanti alla lavagna.

Spunti e approfondimenti per la discussione

Attraverso l’articolo, e con l’aiuto di internet cercate di delineare il profilo di questo importante scienziato italiano.
– Di dov’è ?
– Dove ha studiato?
– Che cosa ha studiato?
– Dove insegna e fa ricerca?
– Con quali scienziati famosi ha lavorato?
– Quali sono le sue principali scoperte?
– Cercate anche di rispondere alla domanda implicita nel titolo dell’articolo: perché Genova non riconosce questo suo scienziato? Eppure Genova è sede di alcuni importanti istituti di ricerca scientifica, come l’Istituto italiano di tecnologia (IIT).

Se l’inventore dell’intelligenza artificiale è un genovese e Genova non lo sa

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