Disegno di due uomini che tirano una molla

(fonte: Antonio Polito, Corriere)

La lotta degli uomini per conservare il potere, di fronte alla rivoluzione femminile.

Forse la stiamo buttando troppo sul sentimentale. Affetti, relazioni, amori e relativa tossicità. Tutto giusto, per carità. Ma a patto di non perdere di vista la «big picture», il contesto in cui avvengono le cose. E il contesto, quando si parla di donne, è una spietata lotta di potere tra i sessi. Una battaglia sociale e politica.
[…] Quella femminile è stata la Rivoluzione più importante del secolo scorso. Lasciate perdere la Rivoluzione bolscevica, che è durata appena settant’anni e ha fatto la fine che ha fatto. L’emancipazione delle donne in famiglia e sul lavoro, e la separazione tra sesso e procreazione avvenuta grazie alla pillola, hanno cambiato il mondo ben più dell’Ottobre rosso o del Maggio francese.

Per leggere tutto l’articolo di Antono Polito clicca qui: Corriere

Spunti per la discussione

Che cosa pensate dell’affermazione di Antonio Polito “Non interpretiamo dunque i femminicidi come una sopravvivenza del passato, come un rigurgito della società patriarcale […] “
Pensate che sia in contraddizione con l’idea guida con cui le donne scenderanno in piazza il 25 novembre in Italia: IL PATRIARCATO UCCIDE Leggi RaiNews

Leggiamo sul settimanale IoDonna che “L’Italia è dunque insieme alla Germania, la Francia, il Regno Unito e la Spagna, la nazione dove le donne devono aver più paura di essere ammazzate. Seguono la Polonia, la Romania, l’Austria, i Paesi Bassi, la Lettonia e la Grecia. Gli Stati con il numero più basso di omicidi di donne in Europa sono il Belgio, l’Irlanda, l’Estonia e l’Islanda (i dati si riferiscono al numero degli omicidi del 2021).” IoDonna

In realtà una statistica di Wikipedia mostra dati differenti oltre che molto inquietanti

Grafico che riporta dei dati sul femminicidio in Europa













L’Osservatorio di Non una di meno riporta il numero dei casi di femminicidio in Italia regione per regione fino a oggi.
Un articolo molto informativo e approfondito lo potete trovare su L’Essenziale: Come si contano i femminicidi in Italia

Un’ultima riflessione su questo tema è suggerita dall’articolo di Massimo Gramellini di oggi 24 Novembre, Mi avete chiesto com’ero vestita.

«Non siete sole», scrive la Polizia di Stato sul suo profilo Instagram, ma nei commenti che spuntano sotto il messaggio sfila un corteo di donne deluse per non essere state aiutate dagli agenti nel momento del bisogno.
Una per tutte: «Mi avevano trascinato a forza in un parcheggio e voi mi avete chiesto com’ero vestita».
[…]  il quadro che emerge da questa Spoon River delle sopravvissute ci ricorda che, dietro la lista di quelle che hanno perso la vita, ce n’è un’altra ancora più lunga di donne che hanno subìto violenza senza venire assistite e addirittura credute. Nemmeno da chi sarebbe pagato per farlo.

Se vi interessa vedere che cosa hanno scritto le donne alla Polizia di Stato cliccate qui: Instagram Polizia di Stato

LA RIVOLUZIONE FEMMINILE, LA REAZIONE MASCHILE

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