due ragazzi in monopattino

(fonte: Antonio Cianciullo, HuffPost)

Dalla lunga apnea indotta dal covid riemerge una sharing mobility diversa, smagrita e scattante. C’è voluto un po’ prima di convincere gli italiani a rimettere le mani su un volante non di proprietà dopo la lunga stagione della diffidenza verso ogni oggetto toccato da altri. Ma il trauma della pandemia sembra ormai superato, forse perché battuto da altre ansie.

Così i mezzi in condivisione sono tornati a circolare, anche se in modo diverso. E non facile da etichettare. Crescono i due estremi dell’uso. Da una parte ci sono meno noleggi di auto ma per tempi più lunghi. Dall’altra l’onda del monopattino è travolgente: vale la metà dei noleggi totali effettuati in Italia (17,8 milioni).

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Spunti per la discussione

  • Provate a spiegare il titolo di quest’articolo.
  • Quali sono, secondo l’articolo, i vantaggi di usare veicoli in condivisione?
  • Che cosa si dovrebbe fare secondo l’articolo per favorire lo sviluppo dei servizi di sharing?
  • Quali sono i veicoli in condivisione più popolari in Italia?
  • Quali città d’Italia hanno il primato in utilizzo di veicoli in condivisione?
  • Nella vostra città o durante i vostri viaggi avete fatto uso di moto, auto, biciclette o monopattini in condivisione?
La sharing mobility si tinge di verde

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