simboli di numeri e lettere(fonte: Paolo D’Achille: Accademia della Crusca)
È ormai divenuto molto alto il numero dei quesiti pervenutici su temi legati al genere: uso dell’asterisco, dello schwa o di altri segni che “opacizzano” le desinenze maschili e femminili; possibilità per l’italiano di ricorrere a pronomi diversi da lui/lei o di “recuperare” il neutro per riferirsi a persone che si definiscono non binarie; genere grammaticale da utilizzare per transessuale e legittimità stessa di questa parola. Cercheremo in questo intervento di affrontare le diverse questioni.
Ecco uno passaggio interessante di questo lungo importante articolo:

[…] Per impostare correttamente la questione dobbiamo dire subito che il genere grammaticale è cosa del tutto diversa dal genere naturale. [Per fare un esempio] … Proprio il lei di cortesia ci documenta un’altra mancata corrispondenza tra genere grammaticale e genere naturale. Lei è un pronome femminile, ma lo si dà anche a uomini (lei è un po’ pigro, signore!. come lei è un po’ pigra, signora!); non solo, ma quando si usano le corrispondenti forme atone la e le l’accordo al femminile investe spesso anche il participio o l’aggettivo. Se è normale, rivolgendosi a un docente di sesso maschile, dire professore, oggi vedo che è molto occupato, si dice però comunemente professore, l’ho vista ieri (e non l’ho visto ierientrare in biblioteca. Insomma, anche l’allocutivo di cortesia dello standard è un esempio di come il maschile e il femminile grammaticali non corrispondano sempre, neppure in italiano, ai generi naturali.[…]

Per leggere tutto l’articolo di Paolo D’Achille: Accademia della Crusca

Note culturali

Accademia della Crusca: anche detta La Crusca è la più antica accademia linguistica del mondo (1583). Nei suoi oltre quattro secoli di attività si è sempre distinta per lo strenuo impegno a mantenere “pura” la lingua italiana

Spunti per la discussione

  • Perché per la Crusca non si può  far ricorso al neutro per rispettare le esigenze delle persone che si definiscono non binarie?
  • Che problema comporta invece l’uso dell’asterisco per indicare la scelta ‘gender neutral‘ in ambiti diversi da quello della posta elettronica?
  • Quali problemi crea l’uso del simbolo dello schwa cioè della ‘e’ rovesciata?
  • Nella tua lingua quali modi si usano per “opacizzare” [rendere non evidente] le desinenze maschili e femminili?

 

 

 

Un asterisco sul genere

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