donna nuda sdraiata su un divano in mezzo a grossi fiori(fonte: Antonio Perazzi, Sole 24Ore)

Le piante hanno acquisito un posto d’onore nella società, sono il motore culturale per riprogettare la città e sono le paladine del rispetto per l’ambiente. Sono addirittura uno strumento politico: pensiamo green, piantiamo alberi per guardare al futuro, creiamo insieme la città giardino. Siamo bombardati da stimoli ecologisti e sempre più persone sentono il bisogno di circondarsi di piante che, da semplici vegetali, cioè quegli stessi esseri imperturbabili che sono stati al centro di un dibattito filosofico per secoli, sono ora accomunate agli animali da compagnia nel sentire comune.

Ma quanti le conoscono davvero? Per leggere tutto l’articolo di Antonio Perazzi, clicca qui: Il Sole 24Ore

Spunti per la discussione

In questo articolo si trovano parecchie domande, a cominciare da quella che mostriamo qui sopra: “Ma quanti conoscono davvero le piante?” Per continuare con: “Come si può stabilire un rapporto con organismi tanto diversi? E come si fa a capire cosa pensa una pianta?” Provate a rispondere, cercando di usare le parole e i concetti dell’articolo.

Nell’articolo si parla di quel che viene definito un neologismo, “etologia vegetale”. Di che cosa si tratta?

Interessante è anche analizzare gli aggettivi che vengono attribuiti alle piante.

 

Nel giardino dell’anarchia

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