Foto di un ragazzo mascherato con pistola

(fonte: Attilio Bolzoni, Repubblica)

Su Repubblica si sta svolgendo un interessante dibattito sulla mafia e le sue evoluzioni ai nostri giorni. Attilio Bolzoni intervista il procuratore Roberto Scarpinato e lo studioso Salvatore Lupo sull’argomento. Ecco alcune delle risposte di Scarpinato:

Procuratore Roberto Scarpinato, cominciamo dalla mafia che ha fatto il salto.
“Anche nel mondo mafioso c’è stata una selezione della specie. Solo alcune élite criminali partecipano al gioco grande del potere, dove a livello apicale gestiscono le leve della residua spesa pubblica e dei business che richiedono competenze complesse multilivello: dal settore dell’energia a quello delle privatizzazioni. Da anni uso la denominazione “sistemi criminali”, network nei quali esponenti di mondi diversi mettono in comune risorse di potere politico ed economico – e se occorre anche militare – per colonizzare interi comparti economici o territoriali”.  Per leggere l’articolo intero di Attilio Bolzoni, clicca qui: Repubblica.
Una mafia lontana da quella che abbiamo conosciuto.
“Non si può capire che cosa è oggi la mafia se si continua a guardarla con gli occhi della Prima Repubblica e con un’ottica regionalistica. Tutti i paradigmi del passato stanno diventando obsoleti, perché è completamente mutato lo scenario socio-economico nel quale le mafie operano e di cui sono una componente organica”.
Per l’intervista a Salvatore Lupo, sempre di Attilio Bolzoni, clicca qui: Repubblica.

Note culturali

Prima Repubblica: L’espressione Prima Repubblica si riferisce al sistema politico della Repubblica Italiana tra il 1948 e il 1994, in contrapposizione a quello della Seconda Repubblica in cui avvenne un radicale mutamento partitico.
La mafia ha vinto?

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