donne imbavagliate per protesta(fonte: Giulia Cerino,  Repubblica)
Dopo la petizione che ha raccolto oltre 350mila adesioni, Emergency ha indetto una manifestazione di solidarietà per i tre operatori detenuti in Afghanistan. Nella foto tre partecipanti alla manifestazione si chiudono la bocca con un pezzo di scotch bianco e rosso, riferendosi all’intenzione di chiudere la bocca ad un testimone scomodo come Emergency. Voci, striscioni e bandiere, che chiedevano “Liberateli” e  e “Io voglio la pace”. Non c’erano bandiere di partito ma molto bianco, come simbolo di pace e di neutralità.
Dal palco hanno parlato Gino Strada e sua figlia Cecilia ora presidente di Emergency (dopo la morte di sua madre Teresa Sarti). Gino Strada ha detto che la manifestazione non vuole essere una atto di accusa contro qualcuno ma contro la guerra stessa e contro chi sceglie di stare dalla sua parte a costo di far chiudere un ospedale con una  missione umanitaria. C’erano anche le famiglie di  Matteo Pagani e di Marco Garatti. Qualcuno ha letto una lettera scritta da uno dei tre cooperanti alla sua famiglia – “Qui in Afghanistan l’uomo vive con la guerra ogni giorno. I bambini non piangono più. Nemmeno quando hanno un braccio pendolante. E non riesco più a guardarli negli occhi perché impazzirei sapendo che non c’è una spiegazione”. Per leggere l’articolo di Giulia Cerino, clicca qui: Repubblica
Roma, 50mila in piazza con Strada

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