grattacieli rivestiti di verde

(fonte: Antonella Tarpino, HuffPost)

Nel libro-viaggio interurbano (che è più di un viaggio, un’osservazione interna alle città, spesso cantieri per il suo lavoro) fra Amsterdam e Barcellona, Parigi e Dubai, Milano e Melbourne….Ratti esplora le trasformazioni e i percorsi sperimentali in atto alla luce di quelle che sono le questioni cruciali dell’urbanistica contemporanea. […]

Per quanto riguarda l’integrazione poi tra il mondo del naturale e quello dell’artificiale, così da proporre una riconciliazione tra due modi dell’abitare, si può dire che Milano è tra le città più sperimentali. Basta con la città che colonizza la campagna, come nel secolo passato, ora è la campagna che ritorna in città. Grazie alle nuove tecnologie è possibile oggi portare la natura dove prima non c’era. In Italia, uno dei primi progetti di verde verticale architettonico è stato a Milano il Café Trussardi in piazza della Scala (su progetto dello stesso studio di Carlo Ratti e Associati) con tanto di giardino idroponico sospeso e la teca di cristallo del dehors sormontata da arbusti e specie rampicanti. Di immediata visibilità è poi il Bosco Verticale di Stefano Boeri a nord della stazione di Porta Garibaldi, un’icona della Milano contemporanea. La coppia di edifici, spiega, è il frutto di ricerche che hanno consentito di riprodurre un ecosistema naturale sulla facciata di un grattacielo, risolvendo ad esempio i problemi statici legati alla piantumazione di alberi di alto fusto fino a oltre 100 metri dal suolo.

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Note culturali

In questo articolo viene recensito il libro di Carlo Ratti, Urbanità. Un viaggio in quattordici città per scoprire l’urbanistica appena uscito da Einaudi. Carlo Ratti è un architetto e urbanista nato a Torino nel 1971. Ora insegna all’MIT.

Spunti per la discussione

Dopo aver letto l’articolo di Antonella Tarpino, provate a rispondere alle seguenti domande:

  1. Quali sono le questioni cruciali dell’urbanistica contemporanea?
  2. Qual è il significato delle seguenti parole: urbanistica, urbanità, urbano/a, interurbano, urbanizzazione?
  3. Nell’articolo leggiamo: Alla domanda: «Dove vivi?», risponde, «Faccio il bucato a Boston, Torino, Londra, Singapore…»” Che cosa significa questa risposta? E voi, come rispondereste alla stessa domanda?

Ripensare il nostro modo di abitare

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