(fonte: Massimiliano Panarari, La Stampa)
L’Italia e i simboli del voto: una mostra celebra la storia di leader, partiti e democrazia. Si apre oggi nell’atrio al pianterreno del Dipartimento di Scienze politiche de La Sapienza di Roma.
Prima di entrare nell’articolo vi proponiamo di guardare questo affascinante video che presenta una carrellata con didascalie molto efficaci dei simboli della mostra LaStampa
Un’esposizione da vedere non soltanto perché il momento è hot dal punto di vista politico, ma perché l’iconografia dei simboli di partito rappresenta un autentico universo di scoperte e “memorabilia”. I contrassegni (i significanti, per dirla in termini semiologici, mentre i simboli sono i significati) proposti dai pannelli, hanno seguito passo passo l’evoluzione – e, sotto vari aspetti – l’involuzione della forma-partito in un Paese come l’Italia, già campione di partecipazione, mobilitazione e passioni politiche, e dove oggi ci si interroga ansiosamente su come provare a rimediare all’ondata sempre crescente dell’astensionismo.
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Usi della lingua
Leggendo l’articolo incontrerete questi vocaboli ed espressioni interessanti.
Il significante: cioè la parola o simbolo scritto, pronunciato o udito, l’elemento, cioè, percepibile con i sensi.
Il significato, ossia l’immagine presente nella mente, il senso, il concetto contenuto dal significante..
“ha fatto capolino“: inf. fare capolino, significa sporgersi, affacciarsi
“cade a fagiolo” inf. cadere a fagiolo, cioè arrivare al momento opportuno.