(fonte: Il Post)
Da alcuni giorni nella politica italiana si sta discutendo di un episodio del cartone animato Peppa Pig, andato in onda lo scorso martedì nel Regno Unito, che mostra per la prima volta nella storia del cartone una coppia omosessuale: si tratta delle due madri di un personaggio da poco introdotto nella serie, Penny Polar Bear, amico della protagonista. Diversi politici italiani di destra hanno criticato l’episodio di Peppa Pig e hanno chiesto preventivamente alla RAI – sulle cui reti va in onda la versione italiana della serie – di non trasmetterlo.
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Spunti per la discussione
La questione “Peppa Pig”, che ha infiammato la campagna elettorale degli ultimi giorni, nasce dopo la richiesta di Fratelli d’Italia, il partito guidato da Giorgia Meloni, ai vertici Rai di non trasmettere l’episodio con la famiglia omogenitoriale.
L’articolo che vi presentiamo ci sembra rilevante perché spiega il clima di questa campagna elettorale, ma soprattutoto perché offre un’interessante panoramica della situazione attuale in Italia per le coppie e le famiglie di omosessuali.
Vi invitiamo, se l’argomento vi interessa, a esplorarlo negli articoli del Post e di altre testate che trovate di seguito:
Huffpost, dove leggiamo la dichiarazione di Giorgia Meloni “non possiamo accettare l’indottrinamento gender”. Analoga la posizione del movimento “Pro Vita & Famiglia Onlus”, che lancia sul proprio sito una petizione online “No ai cartoni gay per bambini sulla Rai”.
Interessante per la discussione.
Il Post: “Fare una famiglia non tradizionale in Italia”.
Corriere della Sera: “Luciana Littizzetto e la polemica su Peppa Pig: ‘La normalità è avere bambini con due mamme'”.
Repubblica: “A destra vogliono una famiglia tradizionale. Ma non per loro”, qui si trovano dati molto significativi sul cambiamento della realtá delle famiglie italiane di oggi: “Oggi secondo i dati Istat in Italia 8,5 milioni di persone vivono sole, il 33,2%, il 32,5% sono nuclei composti da un genitore e un figlio mentre le famiglie tradizionali sono solo il 33% […]”.
