Due spugne attaccate una all'altra

(fonte: Paolo Virtuani, Corriere)

Pensate alla superficie di un supermercato, 5 mila metri quadri, compressa e rinchiusa dentro un materiale che pesa 1 (uno!) grammo. Un’idea che non verrebbe neanche ad Harry Potter. Invece è venuta a ricercatori dell’Università di Milano Bicocca. E sono riusciti anche a realizzarla, per di più con materiali di origine organica, privi di metalli pesanti e completamente biodegradabili. E non si tratta solo di una ricerca fine a se stessa, ma con un’interessante applicazione pratica. All’ateneo milanese hanno infatti creato due nuovi materiali che hanno una straordinaria caratteristica simile alle spugne: assorbono e mantengono al loro interno elevate quantità di gas, in particolare idrogeno, metano e anidride carbonica. …
I due nuovi materiali, dall’aspetto granuloso, hanno la caratteristica di avere al proprio interno una porosità elevatissima: in pratica si tratta di un ammasso di nanotubuli di dimensioni nanometriche che assorbono ben precisi gas e non altri (come azoto e ossigeno). I due materiali – in cui è in corso il deposito dei brevetti – sono stati momentaneamente battezzati con due sigle: Mir (Materiali sintetici iperreticolati) e Mpob (Materiali porosi di origine biologica). Per leggere l’articolo di Paolo Virtuani, clicca qui:  Corriere.

Uso della lingua

fine a se stessa: gratuita, che non ha uno scopo al di fuori di se stessa
battezzato, battezzare, qui significa dar nome

La nanospugna

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