(fonte: La Stampa)
Due giovani registi, Gustav Hofer e Luca Ragazzi, si sono dati sei mesi per decidere se trasferirsi a Berlino o restare a Roma. Per capirlo balzano su una vecchia 500 e partono per un viaggio lungo lo Stivale, dalla Torino della crisi alla Sicilia soffocata dagli abusi edilizi e girano «Italy love it or leave it». Il documentario, uscito in dicembre non ha avuto un grande pubblico nelle sale cinematografiche, ma grazie a passaparola e link è stato uno dei più scaricati su ITunes, diventando un piccolo caso.
Forse il segreto del successo del documentario è che l’ esperienza che descrivono è di questi tempi comune a molti giovani italiani. I motivi per lasciare l’Italia sono molteplici e ben noti, ma come spiegano i due giovani, «è anche vero che noi tutti troppo spesso ci lamentiamo di qualcosa senza mai veramente rimboccarci le maniche per far sì che le cose possano andare diversamente». Nel loro documentario i registi hanno cercato e trovato « la conferma che esiste un’Italia nascosta che di fatto è l’Italia migliore, fatta di persone che combattono silenziosamente» Hanno cercato di «rendere giustizia a questa Italia dandole la possibilità, per una volta, di esprimersi con la propria voce» e forse hanno anche dato una ragione in piu’ per non emigrare a tanti giovani come loro che vorrebbero dare qualche cosa al loro paese.
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Uso della lingua
Balzare: saltare
Stivale: è una comune figura retorica. Si usa un attibuto, la forma di stivale dell’Italia per riferirsi all’Italia stessa.
rimboccarsi le maniche: è una metafora che significa mettersi a lavorare, darsi da fare,