nave che affonda(fonte: Massimo Gramellini, La Stampa)
C’erano voluti due mesi per ritornare all’onor del mondo. Due mesi di loden e manovre, di noia e ricevute fiscali. Due mesi per nascondere i politici di lungo corso sotto il tappeto o in un resort delle Maldive. Due mesi per far dimenticare il peggio di noi: la faciloneria, la presunzione, la fuga dalle responsabilità. E invece con un solo colpo di timone il comandante Schettino ha mandato a picco, assieme alla sua nave, l’immagine internazionale che l’Italia si stava ricostruendo a fatica. Siamo di nuovo lo zimbello degli altri, il luogo comune servito caldo nei telegiornali americani, il pretesto per un litigio fra due politici francesi (francesi!), uno dei quali ieri accusava l’altro di essere «come quei comandanti che sfiorano troppo la costa e mandano la loro barca contro gli scogli».

Non volevamo tralasciare di commentare la tragedia del naufragio della nave da crociera Costa Concordia, di cui ampiamente parla la stampa americana. E lo facciamo presentando l’editoriale di uno dei commentatori più acuti e caustici del giornalismo italiano, Massimo Gramellini della Stampa.

Il link non è più attivo: La Stampa

Uso della lingua

loden: il loden è un cappotto molto diffuso in Italia, fatto di tessuto tirolese. E’ anche il cappotto usato da Monti, l’attuale primo ministro. Qui è usato in senso metonimico per indicare appunto Monti.
politici di lungo corso: di solito si usa l’espressione “capitano di lungo corso” , cioè un capitano di una nave autorizzato a navigare ovunque. Qui è usato in senso ironico.
zimbello: bersaglio della derisione altrui

La prevalenza dello Schettino

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