piatto di spaghetti al pomodoro(fonte: Il Messaggero)

La migliore scuola di cucina? La nonna.Per imparare le tradizioni basta saper ascoltare. È in buona sostanza questo il messaggio che vuole lanciare “Slow Food” in occasione del Salone del Gusto, che si svolgerà dal 21 al 25 ottobre a Torino. L’evento avrà luogo in concomitanza con Terra Madre, la rete che si batte per una produzione alimentare locale, sostenibile e in equilibrio con il pianeta. Carlo Petrini, patron di “Slow Food”, vuole realizzare un progetto ambizioso: consegnare l’anno prossimo 1000 telecamere per filmare le “nonne” in cucina e in questo modo salvare per le future generazioni il patrimonio culturale della cucina locale. Con il materiale raccolto  Petrini vuole creare il “Granaio della Memoria” un video- museo della memoria gastronomica, un modello per ora italiano di un progetto molto più ambizioso che nascerà all’interno della facoltà di Scienze Gastronomiche dell’Università di Pollenzo, in provincia di Cuneo «Nel corso dell’anno accademico, che sta per cominciare, gli studenti organizzati in piccoli gruppi di 3-4 unità andranno in giro per il mondo a registrare con la telecamera le voci e le parole, a riprendere i rituali dei più diversi popoli della terra» .

Il link non è più attivo: Il Messaggero

Uso della lingua

in buona sostanza: significa “in definitiva”, “insomma” o “in poche parole”.
riprendere: filmare

Per avere un’idea di che cosa si intende per tradizone orale, ascoltate cosa ci insegna oggi Nonna Stella alla sua diciottesima lezione di cucina nel video prodotto da suo nipote.

Lo Slow Food lancia video-museo della memoria gastronomica

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