ragazzo a braccia spalancate davanti a pianoforte

(fonte: La Stampa)

Il 28 prossimo esce il nuovo album di Giovanni Allevi, “Alien”. “Mi sono messo a nudo, ho accettato la mia vulnerabilità, non ho avuto paura delle mie insicurezze e fragilità, e tutto questo è confluito nella musica. La vera natura dell’essere umano è l’imperfezione”, dice l’autore in un’intervista alla Stampa.
Allevi giura di non aver mai cantato (“neanche sotto la doccia. Sono intonato, ma non mi viene niente”) e non esclude, prima o poi, di cimentarsi nella canzone tradizionale. Per ora si sente “Alien”: “Senza presunzione, sono così. Mi sento fuori luogo in questa realtà che ci vuole perfetti, impeccabili e forti. Mi sento impacciato, timido, vulnerabile, davvero un alieno”. Certo che poi, visto alle prese con tre orchestre da dirigere all’Arena di Verona, così vulnerabile non sembrava… “Ho un aspetto dannato che mi permette di affrontare queste prove”.

Il 27 Allevi terrà un concerto a Lugano. Il 17 ottobre, prima esecuzione di “Alien” a Los Angeles, seguita il 20 novembre da una seconda a Tokio (“Due luoghi dove ho raccolto successo”). Per tornare al dunque, lei si ritiene un musicista pop? “Nella composizione resto rigorosamente classico, ma i contenuti sono presi dal mondo contemporaneo. C’è nelle melodie il mondo pop-rock”. Fra le sue passioni pop, i Bee Gees, Michael Jackson ma anche Jovanotti: “Nel 2002 sono stato suo pianista e arrangiatore, conosco a memoria 44 sue canzoni”.

Il link non è più attivo: La Stampa

Uso della lingua

mettersi a nudo: svelarsi, far conoscere di sé anche quel che è nascosto.
sentirsi fuori luogo: sentirsi a disagio, non nel luogo giusto.
alle prese: essere alle prese con: doversi confrontare con.

“Alien” di Giovanni Allevi

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