paesaggio di montagna(fonte: La Stampa)

“Lo scambio è fatica-bellezza. Dura, difficile, non impossibile. E splendida”, dice Roberta Peron, 35 anni, di Schio (Vicenza). Parla della gara di endurance trail, la corsa per i monti più dura al mondo. … C’è un tempo limite, sette giorni. Si parte da Courmayeur, ai piedi del Monte Bianco, alle 10 del 12 settembre, si torna alle 16 di sabato prossimo, sempre a Courmayeur. Roberta è con altri tre compagni, nessun atleta, gente abituata a camminare in montagna. Sicura che si può? “Sì, a patto che si sia allenati. I nemici sono la fatica e il sonno. Noi abbiamo dormito dalle 3 alle 4 ore, ma con un po’ di esperienza, di tattica, insomma, si può arrivare a 5-6″.
I 346 “maratoneti del cielo” sfioreranno i piedi dei giganti alpini, dal Bianco al Rosa, dal Gran Paradiso al Cervino. Di qui il nome della gara: “Tour des Géants”. Fra i concorrenti ci sono anche quattro componenti della squadra femminile nipponica di sci di fondo. “Allenamento in quota”, dicono.
E ci sono anche due grandi alpinisti, il britannico Stevie Haston, uno dei più bravi climber al mondo e l’himalaista Abele Blanc, valdostano (della Valle d’Aosta). Entrambi non giurano di arrivare in fondo. Blanc, che è arrivato in vetta a 13 dei 14 Ottomila della Terra, è entusiasta: “Sono felice di vedere realizzata un’idea che avevo nel cuore da molti anni”. Haston: “Non aspettatemi al traguardo, non posso garantire di tagliarlo, ma questa è un’occasione per vedere la Valle d’Aosta da altra angolatura”.

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Uso della lingua

a patto che: provided that. Richiede il congiuntivo
Ottomila: è una metafora. A che cosa si riferisce?
tagliare il traguardo: arrivare alla fine di una gara
Si noti la presenza, sempre più massiccia ora nella lingua italiana, di vocaboli inglesi
Questo articolo è utile per arricchire il proprio vocabolario di termini relativi alle competizioni sportive.

La gara più dura del mondo

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