Due fedi nuziali

(fonte: Veronica Ulivieri,  L’Espresso)

Gli italiani spendono sempre di più per abiti, banchetti e luna di miele. Un modo per esorcizzare la crisi, pare. Con varianti di ogni tipo: dal matrimonio equo e solidale a quello trash, con la torta a forma di lavatrice
Abiti bellissimi, cena raffinata, festa divertente, musica scelta con cura. Dev’essere una giornata indimenticabile. Con allestimenti floreali mai lasciati al caso, torta scenografica, balli fino all’alba. Una coreografia perfetta, capace di unire glamour e bon ton.
Mentre diminuiscono le coppie che decidono di sposarsi, e il matrimonio dura sempre meno, cresce la febbre da nozze. Secondo l’Istat, nel 2010 i matrimoni sono stati poco più di 217.000, 30 mila in meno rispetto a due anni prima. Aumentano anche separazioni e divorzi (nel 2009, su mille matrimoni, ce ne sono stati, rispettivamente, 297 e 181). Ma chi si sposa lo fa in pompa magna, trasformando il giorno fatidico in un happening in cui il “Sì, lo voglio” è solo un momento di un evento più grande. Preparato molto tempo prima.

Per leggere l’articolo di Veronica Ulivieri, clicca qui: L’Espresso

Uso della lingua

equo e solidale: fair trade in inglese, una forma di economia internazionale che vuole garantire ai produttori ed ai lavoratori dei paesi in via di sviluppo un trattamento economico e sociale equo e rispettoso.
pompa magna: con grande lusso e fasto.

Per le nozze non c’e’ crisi

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