(fonte: Claudio Rossi Marcelli, Internazionale)
I vincoli famigliari sono sicuramente uno degli aspetti che contraddistinguono la cultura italiana.
Dall’articolo che segue sembrerebbe che non solo i giovani italiani siano “mammoni” ma anche “nonnoni”.
Mio figlio ha solo otto mesi e io già non sfango più i nonni: mi passerà? -Giuditta
Quando ho letto la tua domanda sono scoppiato a ridere. E l’ho mandata a un amico con cui stavo chattando, che ha risposto: “Ahaha, ‘sfango’ vince il premio di parola del giorno!”. La mia risata, però, era anche un moto liberatorio: amo molto quando qualcuno mi spiazza e mi ricorda che ogni persona funziona a modo suo.
Quando noi siamo diventati padri di due gemelle, non so come avremmo fatto senza i nonni. Li abbiamo ingaggiati a tempo pieno tutti e quattro, e ne avremmo ingaggiati volentieri altri quattro. E da quando viviamo all’estero, ci siamo uniti al coro di amici espatriati che si lamentano continuamente di non avere i nonni a cui lasciare i bambini ogni tanto. Tu invece non li “sfanghi” più e mi fai ridere di gioia.
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Note culturali
sfango: il verbo sfangare in italiano colloquiale significa portare a termine qualcosa di noioso o difficile. Si dice per esempio “sfangare la giornata”. Ma Giuditta nella sua lettera al giornalista usa “sfango” per lamentarsi del fatto che i nonni si attaccano come il fango e lei non riesce a “sfangarli”. Per questo interpretazione originale vince il premio di parola del giorno.
Spunti per la discussione
Che ruolo hanno avuto i nonni nella vostra vita?