Dipinto astratto di un volto di donna contenente un altro volto.

(fonte: Nicola Lagioia, Repubblica)

Sappiamo che tra i nostri follower ci sono parecchi fan di Elena Ferrante che sicuramente leggeranno con piacere questa intervista che la scrittrice (di cui non viene rivelato il nome) ha rilasciato allo scrittore Nicola Lagioia.

Elena Ferrante: da dove comincio? Dall’infanzia, dall’adolescenza. Certi ambienti napoletani poveri erano affollati, sì,  e chiassosi. Raccogliersi in sè, come si dice, era materialmente impossibile. Si imparava prestissimo ad avere la massima concentrazione nel massimo disturbo. L’idea che ogni io è, in gran parte, fatto di altri e dall’altro non era una conquista teorica, ma una realtà. Essere vivi significava urtare di continuo contro l’esistenza altrui ed esserne urtati, con esiti ora bonari, l’attimo dopo aggressivi, quindi di nuovo bonari.

Per leggere l’intera intervista di Nicola Lagioia, clicca qui: Repubblica.

 

Elena Ferrante sono io

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