![Vecchia foto in bianco e nero di uomini che scavano una grande fossa](https://italiannewsclicks.fas.harvard.edu/files/2025/02/foibe.jpg)
(fonte:Antonio Carioti, Corriere)
Le foibe sono cavità naturali, a volte molto profonde, tipiche della Venezia Giulia. In quelle voragini i partigiani comunisti jugoslavi gettarono spesso i cadaveri delle loro vittime, dopo averle trucidate o in certi casi ancora vive, durante le due campagne repressive attuate, prima nel settembre 1943 e poi nel 1945, contro chiunque si opponesse all’instaurazione del potere rivoluzionario nell’area istriano-dalmata.
Per leggere tutto l’articolo di Antonio Carioti clicca qui: Corriere.
Il 10 febbraio, è il Giorno del Ricordo. In questo articolo si spiega perché l’esperienza dolorosa delle genti giuliano-dalmate sia stata quasi silenziata, o più esattamente ridotta a una vicenda locale, dibattuta a Trieste e dintorni, ma trascurata nel resto del Paese.
Vi invitiamo anche a leggere il discorso, forte e bello, del Presidente Mattarella in occasione del Giorno del Ricordo delle Foibe. Per leggerlo, clicca qui: Quirinale
Ecco alcune domande basate sul testo dell’articolo che vi possono aiutare a coglierne i punti principali
- Cosa sono le foibe?
- Chi erano le vittime delle foibe?
- Quando si celebra il Giorno del Ricordo e perché?
- Quale evento del 1918 ha cambiato la situazione nei territori della Venezia Giulia?
- Cosa ha fatto il fascismo nei confronti della popolazione slava in Istria e Dalmazia?
- Chi erano i partigiani jugoslavi e cosa volevano?
- Quando si sono verificati i principali episodi di violenza legati alle foibe?
- Quali territori ha perso l’Italia con il trattato di pace del 10 febbraio 1947?
- Perché molte persone italiane hanno lasciato l’Istria, Fiume e la Dalmazia dopo la guerra?
- Quale ruolo ha avuto la Guerra Fredda nel silenzio storico sulle foibe?