Lettera scritta a mano con la firma di Giacomo Leopardi

(fonte: Michele Caccamo HuffPost)
In lui l’infinito non è un luogo ma un atto del pensiero, perché è nel desiderare ciò che appare irraggiungibile che l’essere umano si innalza. Il limite smette così di essere ostacolo, il vuoto che minaccia, diventando il tutto che richiama. 

[…] Di fronte all’indifferenza del cosmo, l’uomo può trovare nella condivisione un significato che va oltre il dolore individuale. Il suo è un invito alla resistenza collettiva, un’unione per affrontare il vuoto. Non è dunque il poeta della disperazione ma il filosofo della resistenza morale, è il politico dell’opposizione.  […] Questa eccezionale figurazione dell’intimo umano trova la sua piena consapevolezza nella miniserie, da qualche giorno andata in onda, “Leopardi – Il poeta dell’infinito” di Sergio Rubini. In questo racconto cinematografico Leopardi non ha quell’aspetto classico scolastico e ingessato, ma è un uomo vivo, che lotta contro le regole imposte dalla politica, dalla società, dalla salute, dall’amore. Il Leopardi di Rubini è un ribelle, un pensatore che sfida il suo tempo con coraggio. È un’idea nuova.

Per leggere tutto l’articolo di Michele Caccamo clicca qui: HuffPost.

Questa è la presentazione del film alla Biennale di Venezia: “Leopardi – Il poeta dell’infinito”

SPUNTI PER LA RIFLESSIONE (suggeriti da MS copilot)

  1. Qual è il significato del limite per Leopardi secondo il testo, e come viene trasformato da una condanna in una fonte di magnificenza?
  2. Qual è la grande intuizione filosofica di Leopardi riguardo all’infinito, e come questa intuizione trasforma il limite da ostacolo in una risorsa secondo il testo?
  3. Qual è l’approccio di Leopardi alla sofferenza umana e come questo si traduce in una visione etica basata sulla solidarietà e la resistenza collettiva?
  4. Com’è il Leopardi raffigurato dal regista Sergio Rubini?
  5. In che modo la visione di Leopardi offre una critica alla modernità e alla sua ossessione per la produttività e l’efficienza, e come questa critica si collega al riconoscimento delle fragilità umane?
  6. Cosa ci insegna Leopardi secondo l’autore dell’articolo?

Lo sguardo di Giacomo Leopardi, lucido e senza veli, rivela il cuore della nostra epoca

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