Uomo che esamina uno scheletro di Pompei

(fonte: Ida Palisi, Corriere di Napoli)

Studio di Harvard e dell’Università di Firenze: i nuovi dati raccontano una realtà diversa. L’antropologo: «È la prima volta che si riesce a estrarre materiale genetico». 

Una società multietnica e diversa: Pompei non è quella che ci aspettavamo, parola di Harvard. Anzi di Dna. La rivista Current Biology pubblica i risultati di uno studio condotto dall’università americana, in collaborazione con quella di Firenze, sui calchi di gesso di Pompei, e guarda sotto una nuova prospettiva i reperti archeologici, riscrivendo la storia di alcuni calchi grazie al Dna estratto per la prima volta da alcuni degli abitanti di Pompei, sepolti dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.

Per leggere tutto l’articolo di Ida Palisi clicca qui: Corriere di Napoli

Calchi di corpi di persone travolte a Pompei dall'eruzione del Vesuvio

Calchi di corpi di persone travolte a Pompei dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C (fonte: Archeological Park of Pompeii)

Visita guidata alla storia e ai tesori
di Pompei

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