(Fonte: Simonetta Fiori, Repubblica)E’ morta stanotte Inge Schönthal Feltrinelli, l’ultima grande regina dell’editoria internazionale. Il 24 novembre avrebbe compiuto 88 anni.
La chiamavano The queen of publishing. In un’Italia ancora provinciale, sessant’anni fa, portò un pezzo di mondo. E nella caotica redazione di Via Andegari, laboratorio di rivoluzioni e utopie, affiancò Giangiacomo Feltrinelli nella sua impresa culturale, moderna e cosmopolita. Dopo la tragica morte del fondatore, nel marzo del 1972, fu la vera salvatrice della casa editrice, poi consegnata al figlio Carlo in buona salute e con un patrimonio culturale invidiabile.
Più che un editore Inge era un’atmosfera. Trascorrere cinque minuti con lei significava salire su una giostra tra bookfairs sparse nel pianeta, feste tra le più esclusive dell’ultimo cinquantennio, una mondanità culturale dai tratti imprevedibili. Grande suscitatrice di energie e di relazioni, Inge riuscì a condurre la casa editrice nella tempesta. Era convinta, come Giangiacomo, “che un editore deve trascinare la carretta: senza sapere nulla, deve far sapere tutto, o almeno tutto quello che serve” quando “Non si faceva questo mestiere per diventare ricchi, ma per fare circolare idee”. Per leggere tutto l’articolo di Simonetta Fiori clicca qui: Repubblica
Inge Feltrinelli è stata protagonista di una fase importante della vita culturale italiana e internazionale.
In questa intervista con Aldo Cazzullo del Corriere della Sera la Feltrinelli racconta degli straodinari incontri della sua vita con Hemingway, Picasso, Fidel Castro, Shagall, Simone de Beauvoir, John Kennedy. La sua vita è stata una pagina di storia.
Ecco una splendida foto che la ritrae quando era ancora una giovane fotografa con Hemingway.
E’ morta Inge Feltrinelli, ultima grande regina dell’editoria internazionale