(fonte: Chiara Ugolini, Repubblica)
In questi giorni si parla molto del nuovo film di Mario Martone, Il giovane favoloso, che ci presenta Leopardi come un giovane ribelle. “Il Leopardi di Martone è “essenzialmente un ribelle, un uomo nato alla fine del Settecento quasi per caso poiché il suo pensiero era un pensiero mobile, che non apparteneva al suo tempo: ha una natura antica che però sa guardare molto in avanti – dice il regista – Tutto quello che scrive Leopardi è autobiografico. È un poeta che parla a chiunque senta l’urgenza di rompere le gabbie che dall’adolescenza in avanti tutti noi percepiamo intorno: la famiglia, la scuola, la politica, la società, la cultura. … Per leggere l’articolo di Chiara Ugolini, clicca qui: Repubblica.
Note di cultura
Ma chi è Giacomo Leopardi? Uno dei più grandi poeti italiani; ma non solo un poeta, è stato anche un pensatore intenso e originale. Le sue poesie sono studiate in tutte le scuole e sono diventate un patrimonio culturale di tutti gli italiani. In particolare “L’infinito”, che riportiamo di seguito:
Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare.
This lonely hill was always dear to me,
and this hedgerow, which cuts off the view
of so much of the last horizon.
But sitting here and gazing, I can see
beyond, in my mind’s eye, unending spaces,
and superhuman silences, and depthless calm,
till what I feel
is almost fear. And when I hear
the wind stir in these branches, I begin
comparing that endless stillness with this noise:
and the eternal comes to mind,
and the dead seasons, and the present
living one, and how it sounds.
So my mind sinks in this immensity:
and floundering is sweet in such a sea.
(traduzione di Jonathan Galassi)
Attività culturali
- Prova a spiegare cos’è un “pensiero mobile“.
- Quali sono le gabbie che ci portiamo dietro secondo Martone? E voi, di quali gabbie vi sentite prigionieri?
- Provate a riassumere in una frase il concetto centrale della poesia “L’infinito”.