(fonte: Michele Serra, Repubblica)
L’Italia dei twittatori è sottosopra. Oggi Michele Serra, in un’Amaca particolarmente velenosa e molto, molto snob, ha denunciato tutto il suo odio verso il Social Network più in voga del momento e chi lo usa sostenendo che “Twitter mi fa schifo. Fortuna che non twitto…”
A proposito dell’accanita reazione del mondo dei twitter alla sua Amaca Michele Serra scrive su Repubblica: ” L’ALTRO giorno ho scritto un corsivo contro il sensazionalismo urlato della stampa italiana. Pochi commenti, quasi tutti favorevoli. Il giorno successivo (ieri) ho scritto un corsivo contro il cicaleccio sincopato di Twitter. Moltissimi commenti, quasi tutti ostili.
Che cosa critica Serra ai twitter?
“E’ che quei medium hanno sì una formidabile funzione di servizio, di messa a fuoco di argomenti omessi o rimossi sui media “ufficiali”. Ma contengono anche una tentazione esiziale, che è quella del giudizio sommario, della fesseria eletta a sentenza apodittica, del pulpito facile da occupare con zero fatica e spesso zero autorevolezza.”
Servisse a capire che il rispetto delle parole, anche sui nuovi media, è almeno altrettanto importante dell’urgenza-obbligo-smania di “comunicare”. Per comunicare basta scrivere “io esisto”. Per scrivere, spesso è necessario dimenticarlo.
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Uso della lingua
sensazionalismo: tendenza dei giornali a rendere sensazionali le notizie esagerandone l’ampiezza, per aumentare le vendite.
cicaleccio: un chiacchierare continuo come il rumore delle cicale.
apodittico: ovvio, che non si puo’ negare.
Note culturali
Amaca: è una rubrica fissa che il giornalista Michele Serra cura sul giornale La Repubblica.