Un grafico con le cifre delle donne in bicicletta

(fonte: Maria Laura Rodotà, Corriere)

Donne, non fate storie. Salite sulla bici. Pedalate, quando potete, invece di guidare o di aspettare autobus che non arrivano. Vi renderà cittadine più consapevoli e interessanti; attraenti come le emiliane dei luoghi comuni, ardimentose per il bene comune come le staffette partigiane, toniche come le maniache della ginnastica, ma molto, molto più allegre (la bici, come l’amore corrisposto, è un antidepressivo naturale). Non fatevi lasciare a terra da preoccupazioni e fisime («si suda, mi rovino i capelli, che scarpe mi metto»).
Pedalare non è un’attività elitaria: migliora la vita sia finaziariamente sia fisicamente: chi pedala tutti i giorni è in forma e risparmia sulla palestra. Socialmente: invece di fare amicizia con altre donne petulanti nello spogliatoio umidiccio della palestra, molte cicliste si uniscono a gruppi di gente simpatica che pedala la domenica. Emotivamente: andare in bici produce endorfine e buonumore, da’ soddisfazione e rende più assertive. Per leggere tutto l’articolo di Maria Laura Rodotà. clicca sul Corriere.

Note culturali

le emiliane: sono le donne dell’Emilia Romagna, la regione al centro d’Italia che ha per capoluogo Bologna. Le donne emiliane sono considerate particolarmente attraenti.
staffette partigiane: spesso donne, le staffette partigiane hanno svolto un ruolo importante nella Resistenza, di solito portando messaggi da un gruppo partigiano all’altro in bicicletta

Elogio delle donne in bicicletta

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