(fonte: Repubblica)
I Rom di via Rubattino. Una scuola di solidarietà (Libroteca Paoline), è un libro che racconta «la straordinaria avventura di incontro, solidarietà, amicizia tra un quartiere di Milano e una comunità Rom. Tutto ha avuto inizio con fatto inusuale, l’iscrizione a scuola di 36 bambini del campo nomadi di Via Rubattino da parte della Comunità di Sant’Egidio. La scuola si è rivelata così il primo luogo di un’integrazione, non facile, ma possibile». Dal libro emergono due fatti importanti. In primo luogo un nuovo atteggiamento dei cittadini di Milano nei confronti dei rom. La reazione alle ingiustizie sui rom ha messo in luce l’esistenza di un desiderio di rispetto, di cooperazione e solidarietà. In secondo luogo questa esperienza ha confermato l’importanza della scolarizzazione dei bambini rom, via maestra per l’integrazione responsabile e positiva di una minoranza tenuta fino ad oggi ai margini della società. Purtroppo, osservano gli autori del libro, tutti si scandalizzano di fronte alla violazione dei diritti dei bambini a patto che non si tratti di bambini rom, non ancora considerati bambini a tutti gli effetti, con gli stessi diritti, ma anche con la stessa sensibilità, continuamente violata nel silenzio generale.
Per leggere tutto l’articolo, clicca qui: Repubblica
Uso della lingua
Rom: nella lingua dei Rom significa “uomo” o “marito”. Il plurale di rom è “roma”. Il termine è usato anche per identificare il gruppo etnico. I Rom sono anche chiamati in italiano zingari o gitani.
A patto che: purche’, a condizione che (provided that).
A tutti gli effetti: al cento per cento, completamente ( fully-fledged).