(fonte: Repubblica)
Come ogni anno, da esattamente cento anni, ieri in tutta l’Italia si è celebrata la Giornata Internazionale della donna. La giornata commemora il tragico incidente avvenuto in una fabbrica di New York l’8 marzo del 1908, quando 129 operaie, per lo più italiane, morirono in un incendio chiuse dentro la fabbrica.
Ogni città d’Italia ha celebrato la festa a suo modo, con fiocchi rosa intorno ai monumenti, con manifestazioni culturali, con aperitivi, o al grido “tutte al cinema”. Eccone alcuni esempi.
Roma. Maratona d’iniziative per l’8 marzo dal cinema per neo mamme alle visite mediche gratuite. I blitz del comitato “Se non ora quando?” con un fiocco rosa per la rinascita dell’Italia.
Faenza. Mimosa e braccia listate a lutto è l’8 marzo delle lavoratrici Omsa. A Faenza non è un giorno di festa, ma di lotta. Tornano in piazza le lavoratrici della fabbrica del gruppo Golden Lady, da un anno in cassa integrazione perchè la proprietà ha deciso di trasferire la produzione in Serbia. La mimosa appuntata sulla giacca, infilata nei capelli, stretta nel pugno. La mimosa venduta in piazza ma senza sorriso, con il volto segnato dalla rabbia e dalla preoccupazione, con al braccio una striscia nera, il simbolo del lutto. A Faenza oggi non è un giorno di festa, ma di lotta.
Milano Sciarpe bianche e tutte in bici l’8 marzo delle donne milanesi. Il Comune propone la festa sportiva a San Siro. Piscine e musei civici gratis per tutte. Alle 20 partirà una critical mass su due ruote che invaderà per un’ora le vie del centro.
Pescara una città in rosa Pescara infiocchettata da nastri rosa confetto. Mimose, mimose e ancora mimose, in tutti gli angoli della città su banchetti di fortuna o all’interno dei negozi. Ecco l’8 marzo del capoluogo adriatico. Tra tutte emerge l’iniziativa del comitato “Se non ora. Quando?”, che ha deciso di collocare 500 fiocchi nei luoghi più noti. Il risultato è davvero suggestivo, nastri rosa dappertutto.
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Uso della lingua
braccia listate a lutto: il simbolo del lutto in Italia è spesso una fascia nera intorno al braccio.
città infiocchettata da nastri: notare il contrasto tra “braccia listate a lutto” e “città infiocchettata”. Dei pezzi di stoffa usati con una simbologia completamente opposta.