(fonte: SkyTG24 )
Dalle forniture di gas alle ripercussioni sulle banche fino allo sforzo militare: quanto sta accadendo in Europa orientale rischia di avere un impatto anche nel nostro Paese che può anche giocare un ruolo importante in quanto membro della Nato e dell’Ue
Il fronte militare
[…] “Il ruolo dell’Italia in questa guerra si sviluppa nell’ambito della sua appartenenza alla Nato […] “L’Ucraina è un partner di valore, ma non abbiamo truppe [nel Paese] e non abbiamo piani né intenzioni di dispiegarle”. Ai soldati italiani, almeno per ora, non verrà quindi chiesto di combattere nel Paese.
Le forniture di gas
[…] L’Italia è infatti uno degli Stati che più dipendono dal gas russo e nel 2020 la quota di quello che ha importato da Mosca era maggiore al 43%. Intanto, la sola incertezza legata alla situazione ha già fatto volare il prezzo del gas nella giornata di giovedì 24.
L’aumento dei prezzi e le conseguenze economiche
L’Ucraina è il nostro secondo fornitore di mais con una quota di poco superiore al 20% e garantisce anche il 5% dell’import nazionale di grano.
[…] Osservate speciali sono anche le banche. La Repubblica scrive che quelle italiane “sono le più esposte del mondo al Paese guidato da Putin con prestiti e finanziamenti complessivi per 25,3 miliardi di dollari ai quali si aggiungono 6 miliardi di garanzie”.
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Per saperne di più
Molto interessante anche l’articolo di Repubblica di Rosalba Castelleti dal titolo:
“La Russia ha attaccato l’Ucraina: anche l’Europa e l’Italia sono in guerra.”
Troverete molte risposte chiarificanti a molti quesiti tra i quali:
– Siamo in guerra anche noi?
– Ma l’Occidente parteciperà in qualche modo alla guerra in Ucraina?
– Allora bisogna tornare alla Seconda guerra mondiale per un caso simile in Europa?
– Se in Europa non rischiamo di essere coinvolti nella guerra, cos’altro rischiamo?
– Quali sono i settori più coinvolti da questo punto di vista in Italia?
– Ma quanto dipende l’Italia dal gas russo?
– Quali sono le alternative al gas russo?
La conclusione, secondo la Castelleti, è che “le guerre hanno sempre un prezzo per quasi tutti e che potrebbero esserci sacrifici da fare anche per noi. [..] Senza bisogno di “morire per Kiev”, l’Europa deve vivere per la democrazia e la libertà di tutti i suoi popoli.”
