(fonte: Annalisa Camilli, L’Essenziale)
Molti conoscono quell’articolo sul “pozzo” di Natalia Ginzburg, pubblicato nel 1948 sulla rivista Mercurio, diretta dalla sua amica, la scrittrice Alba de Céspedes. Quello in cui Ginzburg parlava della malinconia particolare in cui cadono di tanto in tanto le donne – tutte le donne – di qualsiasi origine e classe sociale. Quel pozzo che è la loro infelicità e che deriva da secoli di subalternità. Quel pozzo con cui devono fare i conti anche quelle più libere: la fatica e la sofferenza, cioè, di affrontare un mondo che non è stato fatto per loro e che non le prevede, se non in ruoli marginali.
“Le donne hanno la cattiva abitudine di cascare ogni tanto in un pozzo, di lasciarsi prendere da una tremenda malinconia e affogarci dentro, e annaspare per tornare a galla”, scriveva Ginzburg su Mercurio. […]
A quel pozzo si pensa subito e continuamente, quando appaiono sulla scena Barbara, Tosca, Flaminia e Letizia, le quattro donne – di età e classi sociali diverse – che sono le protagoniste di Fragola e panna (Einaudi 2023), la commedia in due atti scritta da Ginzburg nel 1966 (prima della rivoluzione sessuale, del sessantotto, del referendum italiano sul divorzio) e portata in scena da Nanni Moretti nel suo Diari d’amore, insieme a un’altra opera della scrittrice, Dialogo …
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Note culturali
Natalia Ginzburg (1916-91): è una delle maggiori scrittrici italiane del secolo scorso. Il suo romanzo autobiografico più noto è Lessico famigliare
Nanni Moretti: è un regista cinematrografico. Qui è la prima volta che si cimenta nella regia teatrale.
Spunti per la discussione
L’articolo di Annalisa Camilli è ricco di spunti diversi, per esempio si parla delle donne della commedia Fragole e panna di Ginzburg; chi sono? che cosa le accomuna? che sentimenti provano l’una per l’altra?
Si parla di recitazione, che cosa dice a proposito una delle interpreti?
Si parla della lingua di Ginzburg, le cui opere sono state da poco ritradotte in inglese da Ann Goldstein.