Giotto i Re Magi si inchinano davanti a Gesu

(fonte: Il Post )

Non erano tre, non erano re e non si chiamavano Gaspare, Melchiorre e Baldassarre: e tantomeno seguivano una “stella cometa”

Nel cristianesimo il 6 gennaio, festa dell’Epifania, si celebra il giorno in cui Gesù si mostrò per la prima volta in pubblico (dal verbo greco ἐπιφαίνω, mostrarsi).

Se siete dei patiti del Presepe, ma non vi siete mai domandati chi fossero esattamente questi Re Magi che il 6 gennaio con una puntualità secolare si aggiungono alle altre statuette,  qui potrete soddisfare molte curiosità
Portiamo alla vostra attenzione due informazioni interessanti offerte dall’articolo:

[…] Solitamente Baldassarre è rappresentato come re della Arabia, Melchiorre come re della Persia e Gaspare come re dell’India. In altre parti del mondo i cristiani usano nomi diversi: i cristiani siriani hanno sempre usato Larvandad, Gushnasaph e Hormisdas, gli etiopi Hor, Karsudan e Basanater, mentre gli armeni Kagpha, Badadakharida e Badadilma. Ai cristiani cinesi piace pensare che uno dei magi venisse dalla Cina.[…]

[…] La prima persona a pensare che la “stella” citata nel Vangelo di Matteo – in greco “ἀστέρα” – fosse una cometa potrebbe essere stata il pittore Giotto. Fu lui infatti il primo a rappresentare la stella come una cometa in uno degli affreschi della Cappella degli Scrovegni di Padova, realizzato tra il 1303 e il 1305,[…]

Per leggere tutto l’articolo clicca qui: Il Post

 

Proposte didattiche

Ci dispiace guastare il piacere della lettura di questo articolo così pieno di interessanti ‘rivelazioni’ ma ci sembra tuttavia rendere giustizia al tanto bistrattato e dimenticato ‘passato remoto’ mostrare un esempio di uso appropriato e imprescindibile.

Leggete il passaggio che segue e capirete finalmente perché e come l’italiano deve alternare il passato remoto, al passato prossimo e all’imperfetto.
Potete riconoscere questi tempi e spiegarne l’uso?

«Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da Oriente a Gerusalemme e domandavano: «Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». All’udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele”». Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme esortandoli: «Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra».

Chi erano davvero i Re Magi

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *