Benigni con il Leone d'oro

(fonte: Chiara Ugolini, Repubblica)

La commovente dedica di Benigni alla moglie Nicoletta: “Il premio è suo, è lei che imparadisce la mia mente”

[…] ” Io mi meritavo un gattino mentre un Leone d’oro qui a Venezia è il premio più luminoso che si possa immaginare in Italia e nel mondo. Quando mi hanno chiamato ho fatto salti e passi di danza, rumba, ero felice. Grazie presidente Mattarela di dimostrare il suo amore per l’arte, quando mi hanno detto che ci sarebbe stato ho avuto la stessa emozione di lei a Wembley quando ha segnato Bonucci, vorrei abbracciarla e baciarla. Deve rimanere qualche anno in più perché ci porta fortuna”. […]

[…]”Abbiamo fatto tutto insieme per 40 anni, io conosco solo un modo per misurare il tempo, con o senza di te. Ce lo dividiamo questo Leone, io mi prendo la coda e a te lascio le ali. Se qualcosa di buono ho fatto è grazie alla tua luce”.

Per leggere tutto l’articolo di Chiara Ugolini, clicca qui: Repubblica

Note culturali

Venezia 78. A Benigni il Leone d’oro

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