(fonte: Lara Crinò, Repubblica)
“The missing poem is the poem/il poema perduto è il poema” recita la scritta al neon dell’opera di Maurizio Nannucci che accoglie i visitatori all’ingresso di palazzo Ardinghelli, la nuova sede del Maxxi L’Aquila. Quasi una dichiarazione programmatica per questa operazione che porta il contemporaneo nel centro storico aquilano, dove più si avvertono, insieme, la volontà di rinascita dopo il sisma del 2009 e i vuoti, le perdite lasciate dal terremoto nel corpo antico dalla città.
Di fronte alla chiesa semi distrutta di di Santa Maria Paganica, palazzo Ardinghelli si mostra di nuovo in tutta la sua gloria barocca.
[…]Proiettarsi nel futuro, accompagnare la rinascita dell’Aquila, ma insieme adattarsi alla sua storia, come seguendo le curve dell’architettura barocca di palazzo Ardinghelli, è la vocazione tracciata per questo luogo.
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Vedi anche Corriere con belle foto del palazzo Ardinghelli.
Note culturali
Il Maxxi: Museo nazionale delle arti del XXI secolo è un museo di Roma, progettato dall’architetto Zaha Hadid e gestito dal Ministero per i beni e le attività culturali, è diviso in due sezioni: MAXXI arte e MAXXI architettura. All’inizio di giugno ne è stata inaugurata un’altra sede all’Aquila.
Questa nuova sede è collocata a palazzo Ardinghelli, un palazzo settecentesco al centro dell’Aquila, che riportò danni ingenti in seguito al terremoto del 2009. Questo nuovo museo diventa quindi un simbolo di rinascita per la città, rinascita dopo il terribile terremoto e rinascita dopo il confinamento a casa causato dal Covid.
Santa Maria Paganica è una chiesa del XIV secolo dell’Aquila. Anch’essa è stata gravemente danneggiata dal terremoto.
Se quest’estate siete in Italia, vi invitiamo ad andare a vedere questa bellissima città che ha tanto sofferto negli ultimi anni. Non è una meta solita dei turisti, ma merita assolutamente una visita!
