Marlon Brando e Maria Schneider(fonte: Il Post)

Il 5 aprile il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha firmato un decreto che abolisce la censura cinematografica in Italia.[…]

Secondo Franceschini è stato «definitivamente superato quel sistema di controlli e interventi che consentiva ancora allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti». Va detto, tuttavia, che sebbene in passato la censura sia stata usata spesso – a volte nei confronti di film molto noti, facendo molto discutere – erano ormai passati diversi anni dall’ultimo, piccolo caso. Ed erano ormai passati più di vent’anni dall’ultimo caso importante, che nel 1998 riguardò il film Totò che visse due volte.

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Spunti per la riflessione e la discussione

  1. Alla fine dell’articolo si parla del film Totò che visse due volte: perché è stato censurato?
  2. Quali sono i casi più clamorosi di censura del cinema italiano?
  3. Uno dei casi più clamorosi è stato Ultimo Tango a Parigi (v. foto). Perché è stato censurato?
  4. Secondo voi è giusto stabilire dei limiti alle opere d’arte? E chi dovrebbe stabilirli?
Cosa significa l’abolizione della censura cinematografica in Italia

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