bambini e maestra intorno a un tavolo(fonte: Vanessa Roghi, Internazionale)

Anna Marcucci Fantini, Maria Corda Costa, Dina Bertoni Jovine, Lydia Tornatore, Carmela Mungo, Maria Luisa Bigiaretti, Dina Parigi, Idana Pescioli, Giovanna Legatti Tamagnini, Nora Giacobini, Bianca Maria Pettini, Sara Cerrini Melauri, Bianca Fassino, Maria Bertini Casilli, Gina La Marca, Adriana Gerundino Ross, Luisa Tosi e tantissime altre. Nomi che ai più non dicono niente e che invece hanno accompagnato quotidianamente la vita di bambini e bambine, ragazze e ragazzi per generazioni.

Maestre e professoresse, che a partire dall’immediato dopoguerra hanno cambiato in senso democratico, nella pratica di ogni giorno, la scuola italiana. Di loro non si parla mai. I buoni maestri (e rivoluzionari) sono sempre maschi, i don Milani, i Mario Lodi, i Gianni Rodari, i Freinet, i Capitini, gli Ivan Illich, i Dewey, e indietro fino a Rousseau, la schiera dei pedagogisti, dei riformatori della scuola è sempre tutta al maschile. L’eccezione che conferma la regola, Maria Montessori, è davvero un unicum nella pedagogia italiana del novecento. Ma chi conosce i nomi di Maria Boschetti Alberti o Giuseppina Pizzigoni?

Per leggere tutto l’articolo di Vanessa Roghi, clicca qui: Internazionale

      Spunti per la riflessione

L’articolo che vi proponiamo è piuttosto lungo e articolato e si presta a molte possibilità di ricerca e di riflessione. Questi potrebbero essere alcuni temi da discutere.

  • Qual è la tesi dell’articolo? Come viene articolata?
  • Tra i molti esempi di insegnanti citati, scegliete quelli che vi sembrano più interessanti e approfonditeli con una ricerca personale.
  • Paragonate la situazione italiana a quella del vostro paese.

L’articolo propone molti nomi, noti e meno noti: ricercate alcune delle figure citate, come don Milani, Mario Lodi e Gianni Rodari, di cui abbiamo parlato in un post del 22 ottobre 2020.

Note culturali

A proposito di “buone maestre”, anche nella serie tv L’amica geniale (e nel ciclo di romanzi di Elena Ferrante) c’è una maestra che, pur essendo un personaggio minore, ha un ruolo strutturale e morale importante all’interno della narrazione. Ce lo mostra Nazzareno Mazzini nella sua lezione; andate a vederla o rivederla e poi discutete del ruolo della maestra.

A proposito di Gianni Rodari, recentemente è uscito in traduzione inglese uno dei suoi libri di favole più noto, Telephone Tales (Enchanted Lion Books).

 

Le buone maestre

2 thoughts on “Le buone maestre

  • August 15, 2021 at 9:19 pm
    Permalink

    Grazie per questo articolo, la mia maestra, Dina, Parigi, è ancora oggi quotidianamente presente nel mio cuore da oltre sessanta anni. Buona, gentile, comprensiva e carica di amore per ciascuna di noi, mi ha restituita a me stessa ogni giorno insegandomi, non solo le conoscenze previste, ma soprattutto la fiducia che doveva sostenere il mio cammini nella vita.
    Per quasi quarant’anni ho fatto l’insegnante tenendo nel cuore ciò che lei ha rappresentato e rappresenta ancora per me, che sia ogni giorno benedetta fino alla fine dell’eternità. Una alunna.

    Reply
    • August 30, 2021 at 9:25 pm
      Permalink

      Grazie Vera per averci scritto. nell’ultimo post potrai trovare anche una bella favola che Gino Strada, il fondatore di Emergency, ci ha lasciato. Forse potresti leggerla ai tuoi studenti. Un caro saluto e continua a leggerci!

      Reply

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *