piatto con piselli e altra verdura(fonte: Corriere) La vignarola è un piatto tipico della cucina romana. “Non c’è niente che fa primavera più di questo piatto romano, realizzato in quelle poche settimane in cui fave, piselli e carciofi sono al loro meglio. Il nome deriverebbe dal fatto che le piante in questione venivano seminate fra i filari delle vigne (per nutrire il terreno). Le fave e i piselli sgusciati, e i carciofi puliti e tagliati a spicchi, vanno saltati con guanciale o pancetta e cipolla finissima. La cottura avviene aggiungendo poca acqua ( a volte vino bianco) fino a che le verdure diventano morbide. Nelle versioni più tradizionali ci sono anche lattuga e mentuccia romana (chiamata anche nepitella). La ricetta è ispirata a quella del Cucchiaio d’Argento, un classico della cucina italiana pubblicato per la prima volta nel 1950″. Emiko Davis, Corriere della Sera. Per leggere la ricetta clicca qui, il sito ora è a pagamento: Corriere.it

Note di cultura

Il guanciale si ricava dalla guancia e da parte del collo di un maiale e la sua particolarità risiede nel fatto che viene condito esternamente con sale e pepe e spesso anche con aglio, salvia e rosmarino (almeno nel Lazio) e lasciato stagionare per almeno tre mesi: in questo periodo si forma la crosta dura che lo caratterizza esternamente mentre l’interno acquisisce un sapore intensissimo. La differenza tra pancetta e guanciale sta anche nelle calorie: 100 grammi di pancetta contengono 458 calorie, 45 grassi, mentre 100 grammi di guanciale contengono 655 calorie, il 70% di grassi.

Il Cucchiaio d’argento è uno dei libri di cucina più rinomati e popolari d’Italia. Originariamente è stato pubblicato nel 1950 dalla rivista di design e architettura Domus. Contiene oltre 2000 ricette provenienti da tutte le regioni italiane.

La vignarola fa primavera

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