una nuvola fatta di parole concernenti il tema della Costituzione(fonte: Philippe Ridet, Internazionale) Ieri mattina Sergio Mattarella, il nuovo presidente della Repubblica italiana, ha prestato giuramento. Riportiamo il commento al discorso pronunciato da Mattarella di Philip Ridet, il corrispondente a Roma di Le Monde, pubblicato da Internazionale. “Il tradizionale messaggio del neopresidente è in politica l’equivalente delle figure obbligatorie nel pattinaggio artistico. Si tratta di non allontanarsi troppo dalle tracce dei predecessori e non saltare nessuna voce della lista dei doveri imposta al nuovo inquilino del Quirinale. Da questo punto di vista Mattarella è stato perfetto. Generale e consensuale.

Dalla lotta contro la mafia e la corruzione (”priorità nazionale”) al ruolo delle donne e dei giovani nella società, dalla riforma della costituzione all’omaggio alla memoria della Resistenza e ai suoi predecessori Carlo Azeglio Ciampi (assente) e Giorgio Napolitano (presente) e alla citazione di papa Francesco (assente), dalla necessità che l’Italia continui nel suo sforzo di risanamento ai pericoli di un eccesso di austerità, dal meridione all’Europa, il presidente della repubblica ha toccato tutti i problemi e le sfide dell’Italia contemporanea. Ha assicurato a tutti che sarà “un arbitro imparziale”, ma ha anche aggiunto: “I giocatori dovranno aiutarmi”. Per leggere tutto l’articolo di Philippe Ridet, clicca qui, Internazionale.

Note di cultura

Se volete leggere il discorso di Mattarella, cliccate qui.

Un discorso da manuale

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