Donna velata con sguardo spiritato(fonte: Silvana Mazzocchi, Repubblica) Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, due linguisti italiani, sostengono che la lingua italiana parlata ai nostri giorni è piena di “tossine grammaticali”, modi di dire o espressioni, che sono entrate nel lessico comune, ma che fanno a pugni con la correttezza e la sensibilità linguistica. Per evidenziare la loro tesi hanno raccolto in un manuale ben 300 “cose da non dire ed errori da non fare”. E se è assodato che il famoso congiuntivo, regola prima della sintassi, compare ormai ben di rado sui giornali, nei blog e nelle chat, e se politici e personaggi pubblici lo ignorano nelle interviste radiofoniche o televisive, questa volta Della Valle e Patota concentrano la loro attenzione su un elenco infinito di scivoloni comunicativi. Da quel facci al posto di faccia, reso famoso dal ragionier Ugo Fantozzi in un suo film del 1975, con il suo celeberrimo facci lei…, al mancato uso dell’accento sulla terza persona del verbo dare. Raggruppati in ordine alfabetico, gli errori più diffusi, sono seguiti dal modo corretto di dire e da citazioni di quanto scritto o detto dai personaggi colti in fallo. Perché, avvertono gli autori, mentre non è lecito né opportuno infierire su chi, per umile estrazione, non ha dimestichezza con la lingua italiana, è giusto fare le bucce a chi di comunicazione vive e si serve. Per leggere l’articolo di Silvana Mazzocchi, clicca qui: Repubblica.

Uso della lingua

tossina: sostanza tossica e velenosa che attacca e corrompe l’organismo.
fare a pugni: usato in senso figurato con il significato di “contrastare o essere in contrasto.
ben: quando è usato davanti ad un numero ne enfatizza la quantita’.
scivolone: significa caduta. Anche in questo caso è usato in senso figurato con il significato di grave errore
fare le bucce: è un’espressione figurata di origine toscana che significa criticare, ma piu’ esattamente: “esaminare accuratamente il lavoro altrui per vedere se sotto la “buccia” è tutto in ordine ” . In altre parti d’Italia si dice “fare le pulci”.

Note culturali

Il Ragionier Ugo Fantozzi: E’ un personaggio comico nato nel 1968 e impersonato da Paolo Villaggio. Il personaggio è quello del perdente (loser), uomo mediocre ma indistruttibile perché come spiega lui stesso alla moglie Pina “io sono il più grande “perditore” di tutti i tempi. Ho perso sempre tutto: due guerre mondiali, un impero coloniale, otto – dico otto! – campionati mondiali di calcio consecutivi, capacità d’acquisto della lira, fiducia in chi mi governa… e la testa, per un mostro e per una donna come te. »

Le “tossine grammaticali” della lingua italiana

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