Copertina del disco di Fabrizio de André, volto di uomo giovane

(fonte: Blitz quotidiano)

La canzone di Marinella del 1964 è senza dubbio una delle canzoni piu’ note e amate della musica leggera italiana. “Una canzone che, come dichiarò lo stesso De André in un’intervista, servì per “reinventare una vita e addolcire la morte”. Ma “la vera storia di Marinella, quella che l’ha portata al tragico assassinio, è diversa. Non c’è dolcezza né poesia nella sua morte.
La vera storia di Marinella, cosi come ce la racconta Roberto Argenta, uno psicologo di Asti, mostra un’Italia che cambia. I primi festini a luci rosse, l’arrivo della droga, bene di “lusso” destinato ai più ricchi e i fiumi di alcol. E le tragedie e gli efferati omicidi.
Marinella era Maria Boccuzzi, un donna di origine calabrese che aveva lasciato il lavoro da operaia per entrare nel mondo dello spettacolo. Ballerina col nome d’arte Mary Pirimpò, finì in un giro di prostituzione e fu uccisa. Il suo corpo venne lasciato nel fiume Olona, a Milano. Le indagini non portarono mai all’arresto del suo assassino.
Maria Boccuzzi, Marinella per De André, morì nel gennaio del 1953. Lui, Fabrizio, aveva solo 13 anni quando lesse la notizia. Nella casnzone che scrisse nel ’64 Marinella volò “in cielo su una stella”, ma in realta’ Maria finì i suoi giorni in un fiume. (fonte: Blitz quotidiano) Questa la sua storia, quella vera, per leggerla, clicca qui: Blitz quotidiano

Uso della lingua

festini a luci rosse: la luce rossa segnalava sin dall’inizio del 900 la casa di una prostituta.
un bene: in questo contesto significa un oggetto (good/ asset).
un giro: un circolo, un ambiente

Chi era veramente Marinella

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