Un giapponese seduto per terra on una sciabola circondato da disordine(fonte: Gianluca Nicoletti, La Stampa)

Tra i neologismi del nuovo Zingarelli 2013 colpisce l’acquisizione ufficiale nel lessico quotidiano del termine Hikikomori. Solamente pochissimi anni fa quasi nessuno ne conosceva il significato, proprio perché si riferiva a una realtà adolescenziale relegata unicamente alla società giapponese.
L’Hikikomori (indica appunto lo stare in disparte, l’isolarsi) è un ragazzo che volontariamente vive recluso nella propria camera da letto, rifiutando ogni contatto con amici e familiari e passando le proprie giornate davanti a un computer connesso in rete. Spesso vive come un clochard tra i propri rifiuti, di giorno dorme oscurando le finestre, la notte è impegnato, con altri suoi simili, sui social network o in interminabili sessioni multiplayer. I primi casi accertati di sospetti Hikikomori furono segnalati in Italia tre anni fa, si pensava che il fenomeno dei reclusi volontari in camera da letto fosse un esito della cultura e società giapponese, ma invece anche nel nostro paese fenomeni analoghi cominciarono a destare preoccupazione. Per leggere l’articolo di Gianluca Nicoletti clicca qui: La Stampa.

Uso della lingua

neologismo, termine introdotto di recente nella lingua
Zingarelli, è il nome di un noto dizionario italiano
clochard, è un sostantivo francese entrato nel lessico comune italiano; significa barbone, vagabondo.
Si noti la colorita mescolanza di lingue di questo breve articolo.

Hikikomori entra nel vocabolario italiano

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