Indiani con turbante(fonte: Corriere)

Il prodotto tipico della valle padana avrebbe serie difficoltà ad arrivare alle catene di distribuzione e sulle tavole degli italiani (e del resto del mondo) se non fosse per la manodopera immigrata, quella proveniente dall’India in particolare. Lo sostiene un’inchiesta del New York Times riportata in prima pagina come notizia di apertura sull‘International Herald Tribune (che del Nytimes è la vetrina internazionale) che senza girarci troppo attorno riassume tutto nel titolo: «Sono i contadini indiani a far scorrere il latte italiano».
Sono in particolare i Sikh del Punjab ad avere preso il posto degli allevatori italiani nelle aziende lattiero-casearie della pianura al punto che, ricorda il quotidiano Usa, nella provincia di Cremona al fianco dei Ferrari e dei Galli uno dei cognomi più diffusi sull’elenco telefonico è diventato Singh, E’ iniziata da almeno vent’anni l’immigrazione indiana nelle zone padane e oltrepadane e oggi  su circa tremila addetti, gli immigrati rappresentano un terzo della forza lavoro. «Non saprei dire se senza gli indiani si rischierebbe davvero uno stop – ha precisato al giornale newyorkese -, ma di certo le difficoltà sarebbero notevoli».

Per leggere tutto l’articolo, clicca qui:  Corriere

Per altre informazioni sull’argomento vedi anche l’articolo “Braccia indiane per il Grana padano”  presseurop. 
In questo articolo leggiamo che i figli di questi immigrati sono bravissimi a scuola e si sentono più italiani che indiani. Si sentono radicati in Italia e la considerano la loro nuova patria.

Uso della lingua

vetrina: questo termine di solito indica il luogo di un negozio dove si espone la merce, in questo contesto significa “il portavoce”.
padane : all’interno della Pianura Padana
oltrepadane: al di fuori della Pianura Padana
addetti: persone impiegate

Braccia indiane per il Grana padano

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