spettatori seduti davanti a foto di un soldato

(fonte: Ilvo Diamanti, clicca qui: Repubblica )

“Dacci la nostra ansia quotidiana” è la preghiera del telespettatore italiano. La cronaca nera è il piatto forte dei nostri tg.  Così una tragedia familiare  come quello del recente omicidio della giovane  Sarah Scazzi  è stata seguita in diretta televisiva da tutta l’Italia in uno dei  dei programmi televisivi più popolari “Chi l’ha visto“. Questa è una tendenza che fa dell’Italia un caso unico in Europa. Le televisioni degli altri paesi europei dedicano alle notizie di cronaca nera un tempo limitato ed è spesso l’occasione per affrontare problemi sociali più ampi.  In Italia invece, la regola della comunicazione per i media è la “serializzazione” e la “drammatizzazione”. I crimini, cioè, non solo hanno uno spazio quotidiano, ma vengono trattati – e sceneggiati – come fiction.  Così, periodicamente, assistiamo a sciami di stupri, cani assassini, chirurghi criminali che all’improvviso, come sono arrivati, scompaiono. 
D’altro canto,
l’Italia è il Paese dei “grandi casi criminali” che non finiscono mai.

Per leggere l’articolo di Ilvo Diamanti, clicca qui: Repubblica 

Uso della lingua

La cronaca nera: si chiama così la pagina dei giornali dedicata alle notizie di casi criminali. piatto forte: il piatto principale di un pasto, in questo caso significa la notizia principale.
Tg: abbreviazione della parola “telegiornale”.
D’altro canto: significa “d’altra parte”.

Cara Televisione dacci la nostra ansia quotidiana

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