sorta di oasi in un deserto(fonte: Pietro Veronese, Repubblica)
Dopo il Festival di Venezia un nuovo film sta girando ora in Italia, Un film che non cerca di vincere ma solo di convincere.
Si tratta di un video sconvolgente presentato al teatro Studio di via Rivoli, a Milano, dalla ong Naga, che si occupa di fornire assistenza medica gratuita agli immigrati non legalizzati nel nostro Paese. Nei giorni successivi gli organizzatori della proiezione hanno postato “Wanted but not Welcome” su YouTube. A nostra volta mettiamo a disposizione il filmato, al fine di renderlo ancora più visibile. (GUARDA IL VIDEO) Le immagini che compongono questo breve film, sono una testimonianza diretta e in prima persona dell’odissea vissuta dagli immigrati clandestini. Per pochi minuti, ci ritroviamo sul camion che solcano le sabbie del deserto libico; a bordo dei barconi stipati di passeggeri e taniche di acqua e di nafta; nei luridi interni dei Cie, dove le nostre autorità di pubblica sicurezza proibiscono l’ingresso ai media; infine davanti allo spettacolo della morte solitaria dei migranti, monito a quanti continuano a tentare quella via di salvezza. Soprattutto, “Wanted but not Welcome” documenta un crimine contro l’umanità. Seppure non è un crimine penalmente perseguibile, è un crimine morale incancellabile. Tra l’esplosione di gioia dei migranti, che nell’imminenza dello sbarco si radono l’uno con l’altro, si fanno belli per l’Italia, e le successive immagini della reclusione, della cacciata e della morte, c’è un abisso morale che non si può colmare. “Wanted but not Welcome” è un silenzioso devastante atto d’accusa. Gli imputati siamo noi.
Per leggere l’articolo di Pietro Veronese, clicca qui: Repubblica

Uso della lingua

ong: è l’acronimo italiano di Organizazione non governativa.
postato: notare l’uso introdotto nella lingua italiana di termini inglesi legati all’uso di internet. To post diventa “postare”.
Odissea: È il romanzo epico di Omero che descrive il viaggio di Ulisse. In italiano si usa questo termine per significare un percorso infinito e pieno di ostacoli.
Cie: È l’acronimo  di  Centri di Identificazione e di Espulsione.
Leggere sull’argomento quest’altro articolo su Repubblica.
Sognando l’Italia, l’odissea filmata degli immigrati clandestini

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