immagine pubblicitaria, donna con due gelati in mano(fonte: L’Espresso)

Una penna celebre per un gelato celebre.  Michele Serra giornalista e scrittore satririco dedica questo articolo al mottarello, un gelato italiano immortale come la nutella, la moka, o l’aspirina. Creato dall’industria dolciaria Motta nel 1948, questo prodotto ha sfidato i tempi e le mode diventando l’archetipo del gelato. Il successo del mottarello è continuato negli anni nonostante un problema strutturale che neanche la moderna tecnologia ha saputo risolvere e cioè, che la copertura di cioccolata collassava nella sua parte inferiore, scendendo lungo il bastoncino di legno, colava lungo il braccio e finiva su maglietta e pantaloni. Il bambino sporco di mottarello era e rimane un classico da spiaggia e da lungomare. Ma il vero segreto del mottarello, ricorda Serra, era la sua totale riciclabilità. La sua anima di legno, accuratamente leccata, serviva per un’infinità di innocenti giochi da spiaggia, come decorazione di castelli di sabbia, o come puntale su montarozzi (piccole montagne) di sabbia che i bambini  costruivano e scavavano a turno con le mani cercando di non fare cadere il bastoncino. Ma soprattutto, e qui il ricordo diventa nostalgico, il bastoncino si usava per l’ignobile trucco di bloccare il meccanismo che con 100 lire distribuiva le palline del calcio balilla, e permetteva di giocare un’infinità di partite gratis prima che il bagnino se ne accorgesse.

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Uso della lingua

Penna e anima sono due metafore. Per “penna” si intende l’autore di un testo scritto. Per “anima” si intende l’interno di un oggetto, in questo caso, il bastoncino di legno che serve come supporto al gelato.

Il mottarello, un gelato che ha una storia

One thought on “Il mottarello, un gelato che ha una storia

  • June 24, 2013 at 12:37 pm
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    The Godfather di tutti i mottarelli, cremini, magnum etc etc fu uno ed un solo: IL PINGUINO PEPINO… Torino classe 1935… Gelateria PEPINO batte resto del mondo

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